passaparola

martedì 13 maggio 2008

UN'INFORMAZIONE LIBERA? Sì PUò FARE!!!!!

Ciao a tutti, è un bel po' che non scrivevo nel blog. Se volete sapere il perché, ve lo dico: dopo le elezioni del 13-14 aprile, vedendo vincere per la terza volta il nano, mi sono demoralizzato, ho iniziato ad avere la politica a schifo e ho anche creduto che questo forum fosse inutile, perché non riuscivo a spiegarmi come avessero potuto gli italiani, dopo essere stati avvertiti da Grillo, da Travaglio e nel mio piccolo anche da me, ridare la presidenza a Berlusconi. Sono stato per 2 settimane sul punto di scrivere un post di addio e porre la parola fine a questa avventura.
Poi mi sono improvvisamente ripreso, anche grazie a Travaglio, che ascolto tutte le volte che va ad annozero.
Così ho capito che se avessi mollato, l'avrei data vinta alla politica mafiosa, perché anche se ho pochi visitatori, io spero di riuscire a far recepire il mio messaggio: la politica italiana è marcia e solo gli italiani, non andando a votare o votando il partito giusto, possono farla guarire.
Oggi vi voglio parlare di una cosa scandalosa che, in una democrazia europea che si rispetti, sarebbe inaccettabile: il controllo politico dei media.
Iniziamo dal caso RAI-Travaglio. Io sono disgustato da come ha reagito il consiglio di amministrazione della RAI alle proteste del PDL, dopo che Marco Travaglio, nella puntata di sabato scorso di Che tempo che fa, aveva semplicemente detto la verità: cioè che Renato Schifani, neoeletto presidente del senato, ha avuto rapporti con alcuni mafiosi. Così, mentre i dirigenti RAI chiedevano scusa a nome di Travaglio, definendosi "vergognati dal comportamento tenuto dal giornalista", Schifani querelava Travaglio, i media non commentavano in alcun modo l'accaduto, lasciando così il loro principale compito ad altri, tipo Dario Fo che ha detto:"Per la prima volta destra e sinistra sono d'accordo su qualcosa: imporre il silenzio a chi fa satira e denuncia gli illeciti".
Poi, non si può non soffermarci un minuto sulla frase del "cavaliere":"Mangano è un eroe". I media questa frase è come se non l'avessero sentita: qualche commentino que e là, poi basta. Solo su qualche giornale decente, tipo Il venerdì di Repubblica o l'Espresso, ho trovato qualche lettera indignata di qualche cittadino italiano che si chiedeva come fosse possibile che un primo ministro, dopo una frase del genere, non fosse stato cacciato, e qualcuno che gli rispondeva :"Siamo in Italia!!!". Certo è che, se una fatto del genere fosse accaduto in Francia, nel Regno Unito o in Gerrmania, l'autore di tale frase sarebbe stato senza dubbio arrestato e condannato, perlomeno a pgare una salatissima multa.
La cosa che mi da più noia è però un'altra: Travaglio denuncia il passato di Schifani e viene querelato, mentre nessun giornale pubblica articoli sul passato dei nostri politici. Ad esempio, quando il PDL candidò Ciarrapico, esplose la protesta quando disse:"Mi candido con Silvio, ma resto fascista". Ma perché nessun giornale fece notare che l'essere fascista è il male minore di Ciarrapico, visto che è stato condannato solo dio sa quante volte?
Ma la risposta è semplice: perché la politica ormai controlla il sistema di informazione in Italia. Anzi, non lo controlla proprio tutto: internet resta libero. Ma la domanda è: per quanto tempo lo sarà? Già durante il governo Prodi c'è stato un tentativo di assoggettarlo, ce ne saranno altri? Come andrà a finire?
Io purtroppo non sono un veggente e non lo posso dire, ma posso affermare che il cambiamento in Italia deve partire proprio dal Web, con siti, blog, forum e canali su youtube.
Quindi anche'io voglio fare la mia parte e lancio questa proposta, che molto probabilmente resterà inascoltata: tra poco i vertici RAI saranno cambiati, quindi io propongo di dare la presidenza della rete pubblica a Beppe Grillo, Marco Travaglio, Roberto Saviano e Luigi de Magistris. Forse allora verrà ripristinata la libera informazione e arriveremmo ad essere realmente una democrazia dove c'è il diritto di parola che, in un modo o nell'altro, i politici sono sempre riusciti ad assoggettare ai loro interessi.
Vi prego quindi di copiare la parte in rosso del messaggio e di inviarla a tutte le persone che conosci, non per creare un'altra delle tante catene che oggi affollano internet, ma per far capire che i cittadini hanno preso coscienza dei loro diritti violati e adesso vogliono rimpossessarsi della TV.
Grazie,
Francesco.

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