passaparola

martedì 15 aprile 2008

Come è potuto accadere?

Come è potuto accadere che gli italiani abbiano rieletto Berlusconi, dopo che ci ha ridotti alla fame nel precedente governo, dopo che si è visto come usa il potere, dopo che sono venute a galla tutte le sue inchieste giudiziarie.
Io personalmente non riesco a capacitarmene, non posso credere che ci siano degli italiani così coglioni da rieleggerlo per la terza volta. A questo punto l'Italia è segnata: in pochi mesi l'inflazione salirà alle stelle, Berlusconi toglierà (forse) l'ICI, e compenserà aumentando a dismisura le altre tasse, farà costruire il ponte sullo stretto, regalando miliardi di euro alla mafia, metterà in moto il processo che ci riporterà il nucleare, con tutti i rischi connessi. E naturalmente resteremo ultimi nell'UE. Anzi, sarà un miracolo se non ne saremo cacciati.
Quando ieri sera ho appreso la notizia della vittoria di Berlusconi, mi sono sentito svuotare, mi sono sentito perso. Ma soprattutto ho avuto paura, perché io e i ragazzi della mia generazione in Italia non avremo un futuro. Appena compiuti i 18 anni saremo costretti ad emigrare, perché qui staremo solo a fare i precari dando la nostra fiducia a politici che la usano per pulircisi il culo. Poi ho rivolto un pensiero a Veltroni, e mi sono sentito dispiaciuto per lui. Veltroni, infatti, ha rinunciato alla sua carica di sindaco di Roma per tentare di essere eletto premier, e ne è uscito sconfitto.
Non tutte le speranze sono però perdute. Come ben sapete, il PDL ha un netto vantaggio sul PD grazie al 9% circa guadagnato dalla Lega Nord. Questo significa che Berlusconi dovrà esaudire tutti i desideri del Senateur, mettendo in secondo piano il programma di governo del PDL. Così facendo potrebbe spaccare il suo partito per favorire quello di Bossi. Ma se non lo fa allora sarà Bossi ad abbandonare la maggioranza, lasciando al Berlusca un numero esiguo di senatori necessari per far passare le leggi.
C'è anche un'altra possibilità, anche se è la meno probabile. Berlusconi, avendo già fatto tutte le leggi adpersonam di cui aveva bisogno nel precedente governo, questa volta potrebbe rispettare li impegni presi con gli italiani e mettere in atto il programma di governo del PDL, che però non garantisce la ripresa economica del paese.
In poche parole, superata la delusione per queste elezioni, non ci resta che guardare avanti e sperare che finalmente qualcosa cambi, in un'Italia mafiosa, vecchia e che rifiuta i giovani.

venerdì 11 aprile 2008

Eliot Spitzer in Italia

Come ben sapete il governatore di New York, Eliot Spitzer, si è dimesso perché è finito in uno scandalo a luci rosse. Si è dimostrato coerente, ha fatto intendere che è consapevole di non meritare più la fiducia dei cittadini.
Immaginiamo per un momento che un fatto simile accada in Italia. Un governatore di una regione, che per convenienza chiameremo Mister X, viene beccato ad andare a puttane. Cosa accade? Si dimette come Spitzer? No. Accusa i giornali di essere calugnatori e dice che è tutta propaganda elettorale, che è tutta opera dell'opposizione che lo vuole levare di mezzo per poter prendere il suo posto alla guida della regione. I suoi alleati gli danno pienamente ragione e dicono che porteranno la faccenda in tribunale.
Dall'altra parte l'opposizione tace. Non dice niente, di accusa di solidarietà.
In poche parole non cambierebbe niente. Il governatore continuerebbe a governare e ad andare a puttane, i giornali sarebbero messi a tacere e la politica mafiosa italiana avrebbe vinto un'altra volta, dimostrando anche che i politici non hanno rispetto nei nostri confronti, che se ne fregano dei nostri voti e delle nostre opinioni, che non sono coerenti nei nostri confronti.
Resterebbe la solita vecchia Italia.

Alcuni processi e condanne di Berlusconi

1) Bugie sulla loggia P2 (falsa testimonianza)La corte d'appello di Venezia, nel 1990, dichiara Berlusconi colpevole di aver giurato il falso davanti al Tribunale di Verona a proposito della sua iscrizione alla P2(reato coperto da amnistia nel 1989)

2) Tangenti alla Guardia di Finanza (corruzione)1° grado: condanna a 2 anni e 9 mesi per tutte e 4 le tangenti contestateAppello: prescrizione per 3 tangenti (grazie alle attenuanti generiche), assoluzione con formula dubitativa per la quarta. nella motivazione si legge: "Il giudizio di colpevolezza dell'imputato (Berlusconi) poggia su molteplici elementi indiziari, certi, univoci, precisi e concordanti, per ciò dotati di rilevante forza persuasiva, tali da assumere valenza probatoria"Cassazone: assoluzione.

3) All Iberian 1 (finanziamento illecito ai partiti)1° grado. condanna a 2 anni e 4 mesi per i 21 MILIARDI versati estero su estero, tramite il conto All Iberian, a Bettino Craxiappello: prescrizione, tra le motivazioni della sentenza:"per nessuno degli imputati emerge daglia atti evidenza dell'innocenza"Cassazione: prescrizione confermata, tra le motivazioni della sentenza: "le operazioni societarie e finanziarie prodromiche ai finanziamenti estero sue estero dal conto intestato alla All Iberian al conto di transito nothern Holding (Craxi) furono realizzati in Italia dai vertici del gruppo Fininvest spa, con rilevante concorso di Berlusconi quale proprietario e presidente (...) Non emerge negli atti processuali l'estraneità dell'imputato".

4) All Iberian 2 (falso in bilancio)Processo sospeso in attesa che si conosca se le nuove norme in materia di reati societari approvate dal governo Berlusconi si siano legittime (deciderà l'Alta Corte di giustizia europea e la Corte costituzionale italiana. In pratica Berlusconi si è fatto la legge per scagionarsi, bisogna vedere però se gli alti organi saranno d'accordo...

5) Medusa Cinema (falso in bilancio)1° grado: condanna a 1 anno e 4 mesi (10 MILIARDI di fondi neri che, grazie alla compravendita, vengono accantonati su una serie di libretti al portatore di Silvio Berlusconi)Appello: assoluzione con formula dubitativa. Secondo il collegio Berlusconi è così ricco che potrebbe anche non essersi reso conto di come, nel corso della compravendita, il suo collaboratore Carlo Bernasconi (condannato) gli abbia versato 10 MILIARDI di lire in nero.Cassazione: sentenza d'appello confermata.

6)Terreni di Macherio (appropriazione indebita, frode fiscale, falso in bilancio)1° grado: assoluzione dall'appropriazione indebita e dalla frode fiscale (4, 4 MILIARDI pagati in nero), prescrizione per i falsi in bilancio di due società ai quali "indubbiamente ha concorso Berlusconi"Appello: confermata l'assoluzione dalle prime due accuse. Assoluzione anche per uno dei due reati di falso in bilancio, per il secondo è intervenuta l'amnistia.Cassazone: in corso.

7) Caso Lentini (falso in bilancio)1°grado: reato prescritto per la legge su falso in bilancio (10 MILIARDI versati in nero al Torino Calcio per l'acquisto del giocatore Luigi Lentini)Appello: in corso.

8) Consolidato gruppo Fininvest (falso in bilancio)Il gip Fabio Paparella ha dichiarato prescritti, sulla base della nuova legge sul faso in bilancio, i 1500 MILIARDI (!) di presunti fondi neri accantonati dal gruppo Berlusconi su 64 società off-shore della galassia All Iberian (comparto B della Fininvest).Il pm Francesco Greco ha però presentato ricorso in Cassazione.

9) Lodo Mondadori (corruzione giudiziaria)1° grado: concessione delle attenuanti generiche ("Berlusconi è diventato Presidente del Consiglio"), ma condanna a Cesare PrevitiAppello e Cassazione: prescrizione.

10) Sme-Ariosto (falso in bilancio)Reato stralciato in seguito all'entrata in vigore delle nuove norme sul diritto societario, (Berlusconi avrebbe versato denaro ad alcuni giudici...). Il processo è fermo in attesa che l'Alta Corte di giustizia europea si pronunci, dato che queste nuove norme in vigore potrebbero essere in contrasto con quelle comunitarie. Ma anche in caso di risposta positiva per i giudici, resterà bloccato per il lodo Schifani. Come del resto tutti gli altri procedimenti ancora in corso a carico di Silvio Berlusconi.

11) Diritti televisivi (falso in bilancio e frode fiscale)Indagini preliminari in corso alla Procura di Milano a carico di numerosi manager del gruppo, più il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e il titolare Silvio Berlusconi, il quale - secondo l'ipotesi accusatoria - avrebbe continuato anche dopo l'ingresso in politica nel '94 ad esercitare di fatto il ruolo di dominus dell'azienda. Oggetto dell'indagine: una serie di operazioni finanziarie di acquisto di diritti cinematografici e televisivi da major americone, con vorticosi passaggi fra una società estera e l'altra del gruppo Berlusconi, con il risultato di far lievitare artificiosamente il prezzo dei beni compravenduti e beneficiare di sconti fiscali previsti dalla legge Tremonti, approvata dal primo governo dello stesso Berlusconi. Il presunto falso in bilancio è valutato intorno ai 180 milioni di Euro (circa 350 MILIARDI)

12) Telecinco (violazione delle leggi antitrusti e frode fiscale in Spagna)Il giudice anticorruzione di Madrid Baltasàr Garzòn Real, dopo aver chiesto nel 2001 al governo italiano di processare Berlusconi o, in alternativa, di privarlo dell'immunità in modo di poterlo giudicare in Spagna, non ha ancora ricevuto risposta. berlusconi in Spagna è accusato - insieme a Marcello dell'Utri (pregiudicato) e altri dirigenti Fininvest - di aver posseduto, grazie a vari prestanomi e operazioni finanziarie illecite, il controllo pressoché totalitario dell'emittente Telecinco, in violazione dell'antitrust spagnola.

13) Mafia (concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro sporco)Indagini archiviate a Palermo su richiesta della Procura per scadenza termini massimi concessi per indagare.

14) Bombe del 1992 e del 1993 (concorso in strage)Le inchieste delle procure di Firenze e Caltanissetta sui presunti "mandanti a volto coperto" delle stragi 1992 (Falcone e Borsellino) e del 1993 (Milano, Firenze, Roma) sono state archiviate per scadenza dei termini d'indagine. A firenze, il 14 novembre 1998, il gip Giuseppe Soresina ha però rilevato come Berlusconi e Dell'Utri abbiano "intrattenuto rapporti non meramente episodici con i soggetti criminali cui è riferibile il programma stragista realizzato". Cioè con il clan corleonese che da 20 anni guida Cosa Nostra, con centinaia di omicidi e una mezza dozzina di stragi. Il gip aggiunge: "Esiste un'obbiettiva convergenza degli interessi pubblici di Cosa Nostra rispetto ad alcune qualificate linee programmatiche della nuova formazione (forza Italia): articolo 41 bis, legislazione sui collaboratori di giustizia, recupero del garantismo processuale..."

Criminali di sinistra

Che i politici siano criminali si sa, ma non sono solo a destra come spesso si crede.
Ecco una lista dei politici di sinistra con precedenti penali:
Benvenuto Romolo: Ex Margherita, condannato in primo grado nel 1999 a 140 mila lire di ammenda per percosse all’ex convivente;
Bubbico Filippo: Ex Ds, rinviato a giudizio e poi assolto in primo grado per abuso d’ufficio; indagato a Catanzaro dal pm Luigi De Magistris per truffa aggravata all’Unione europea; indagato ancora a Catanzaro nell’inchiesta «Toghe lucane» del pm De Magistris con le accuse di associazione per delinquere, abuso e truffa;
Carra Enzo: Ex Dc ed ex Margherita, condannato in via definitiva a 1 anno e 4 mesi per false dichiarazioni al pubblico ministero;
Castagnetti Pierluigi: Ex Dc ed ex Margherita, ha una prescrizione per corruzione;
Cocilovo Luigi: Ex Dc ed ex Margherita, rinviato a giudizio a Palermo per corruzione;
Crisafulli Vladimiro: Ex Ds, ha visto finire in archivio l’indagine a suo carico per concorso esterno in associazione mafiosa;
Cusumano Stefano:fu arrestato a Catania per concorso esterno in associazione mafiosa e turbativa d’asta nell’indagine sugli appalti truccatiassolto dall’accusa di mafia, mentre la turbativa d’asta è caduta in prescrizione;
D’Alema Massimo:salvato per prescrizione del reato (accertato) di finanziamento illecitoun’archiviazione a Reggio Emilia per i presunti fondi neri incamerati dal Pci-Pds;
De Filippo Vito: Ex Margherita, indagato e arrestato nel 2002 nell’inchiesta del pm Woodcock, che chiedeva di condannarlo a 1 anno e 6 mesi per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d’asta indagato nel 2004, sempre a Potenza, per associazione a delinquere di stampo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione e turbativa d’asta per presunti rapporti con esponenti della cosche della ’ndranghetae poi archiviatorinviato a giudizio e assolto dall’accusa di abuso d’ufficioun’indagine sulle pressioni politiche per alcune nomine ai vertici delle aziende ospedaliere lucane;
Laganà Fortugno Maria Grazia: Ex Margherita, la vedova di Franco Fortugno, indagata in una delle inchieste della Procura di Reggio Calabria sulla malasanità nell’ospedale di Locri, Ipotesi di reato: truffa ai danni dello Stato, per presunte forniture sanitarie irregolari;
Latorre Nicola indagato a Potenza per favoreggiamento, poi ha visto la sua posizione finire in archivio;
Lolli Giovanni: Ex Ds, è imputato in udienza preliminare a Bari per favoreggiamento nell’inchiesta sui presunti abusi della Missione Arcobaleno;
Lusetti Renzo:condannato dalla Corte dei conti a risarcire il Comune di Roma oltre 2 miliardi di lire per consulenze ingiustificate;
Margiotta Salvatore:indagato a Potenza per falso ideologico e a Catanzaro, secondo l’Ansa, per abuso d’ufficio;
Papania Antonio: Ex Margherita, il 24 gennaio 2002 ha patteggiato davanti al gip di Palermo una pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione per abuso d’ufficio;
Rigoni Andrea: Ex Margherita, è stato condannato a 8 mesi di reclusione in primo grado per un abuso edilizio In appello, poi, si è salvato grazie alla prescrizione del reato;
Vitrano Gaspare: Ex Margherita, è stato condannato dalla Corte d’appello di Palermo a 9 mesi di reclusione per falso in atto pubblico e imputato in Tribunale per abuso d’ufficio;
Caruso Francesco (Prc): Alcune condanne, arresti e processi per manifestazioni, «espropri proletari» e altre iniziative «antagoniste»;
Farina Daniele (Prc): Più volte arrestato e fermato per reati legati alla sua attività politica nel Leoncavallo nel 1989, è condannato a 1 anno e 6 mesi per fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi, resistenza a pubblico ufficiale in osservanza degli ordini dell’autorità, cioè delle ordinanze di Marco Formentini.
Pecoraro Scanio Alfonso (Verdi): Ministro dell’Ambiente e leader dei Verdi, è indagato per associazione per delinquere e corruzione.
Questo non significa che i politici di destra siano dei santi, anzi, ma è per far capire che le pecore nere ci sono sia a destra.

Brogli elettorali 2

Da alcune conversazioni si delinea il meccanismo del broglio messo in piedi da un’affarista e uomo politico. Pagare una serie di persone - probabilmente addetti ai lavori - per chiudere un occhio e non vedere che «abili manine» sbarravano con una croce le schede non votate. Il simbolo, ovviamente, era quello dell carissimo amico, l’uomo politico siciliano. Si tratta di quelle schede che in gergo si chiamano le schede di ritorno, non recapitate all’elettore e da rimandare (bianche e intonse, ovviamente) al mittente. Il lettore addentro ai complicati meccanismi elettorali ricorderà che alle scorse elezioni le polemiche si incentrarono proprio su questo tipo di schede. Tantissime nelle varie circoscrizioni estere, oltre 10mila - segnalò un servizio del Tg della Tv svizzera italiana - erano in circolazione e destinate al «miglior offerente».
Costo dell’operazione, secondo le indiscrezioni trapelate, 200mila euro: 400 milioni delle vecchie lire per truccare il voto degli italiani all’estero.almeno 50mila, all’estero e nelle zone d’Italia che controlla. Un vero e proprio attacco alla libertà dei cittadini, un condizionamento del voto tanto forte da far tremare la democrazia. Chi è l’uomo politico che ha trattato con quell’affarista ritenuto punto di riferimento dei clan calabresi e non solo? A quale schieramento appartiene? A che punto è la trattativa? Sono domande alle quali è vitale dare una risposta prima del voto. Quello che è certo è che, ancora una volta, il voto degli italiani all’estero è segnato dal caos più totale.

Brogli elettorali

La ‘ndrangheta ha ricevuto da un partito la richiesta di «mettere mano» al voto degli italiani all’estero. Quei voti, per capirci, che alle scorse elezioni politiche fecero pendere la bilancia del risultato a favore dell’Unione di Prodi. Si parla anche di soldi investiti, una cifra ragguardevole, 200mila euro. L’inchiesta della Dda reggina era partita per approfondire gli affari a livello internazionale della cosca Piromalli, egemone nella Piana di Gioia Tauro ed una delle più potenti dell’intera Calabria. Il Gotha della mafia calabrese.
I Piromalli hanno consistenti interessi all’estero, soprattutto in America Latina nel redditizio settore del traffico della droga. Nel corso di una lunga attività di intercettazione telefonica, che aveva lo scopo di individuare i canali del riciclaggio delle «famiglie» mafiose, investigatori e magistrati si sono imbattuti in alcune conversazioni nelle quali si parla di elezioni. Un uomo d’affari siciliano da tempo stabilitosi in Venezuela parla con un parlamentare anch’egli siciliano nuovamente candidato alla Camera per il suo partito. Si tratta di un «pezzo da novanta», un uomo importante del suo schieramento politico. Oggetto del colloquio la mobilitazione dei consoli onorari. Il loro compito quello di aiutare il partito a controllare il voto.
Da alcune conversazioni si delinea anche il meccanismo del broglio messo in piedi dall’affarista e dall’uomo politico. Pagare una serie di persone - probabilmente addetti ai lavori - per chiudere un occhio e non vedere che «abili manine» sbarravano con una croce le schede non votate. Il simbolo, ovviamente, era quello dell carissimo amico, l’uomo politico siciliano. Si tratta di quelle schede che in gergo si chiamano le schede di ritorno, non recapitate all’elettore e da rimandare (bianche e intonse, ovviamente) al mittente. Il lettore addentro ai complicati meccanismi elettorali ricorderà che alle scorse elezioni le polemiche si incentrarono proprio su questo tipo di schede. Tantissime nelle varie circoscrizioni estere, oltre 10mila - segnalò un servizio del Tg della Tv svizzera italiana - erano in circolazione e destinate al «miglior offerente». Costo dell’operazione, secondo le indiscrezioni trapelate, 200mila euro: 400 milioni delle vecchie lire per truccare il voto degli italiani.
Notizie allarmanti, al punto da indurre il procuratore reggente della Procura di Reggio Calabria, Francesco Scuderi e il sostituto Roberto Di Palma, a volare a Roma pochi giorni fa per informare il governo. La procura antimafia della Città dello Stretto non sottovaluta questi fatti appresi quasi per caso. «La caratura dei personaggi in campo - commentano ambienti investigativi - è tale da destare serie preoccupazioni sulla limpidezza del voto». I Piromalli rappresentano uno dei più antichi «casati» di ‘ndrangheta, una cosca ancora potente in Calabria nonostante gli arresti di alcuni capi. E sarebbero proprio le condizioni di detenzione di alcuni affiliati, e soprattutto i processi ancora in corso, uno degli argomenti messi sul piatto per convincere i Piromalli a trasformarsi in galoppini elettorali. Un film già visto quando alla mafia si prometteva di «ammorbidire» il 41 bis (il regime di carcere duro per i boss) e di «aggiustare» i processi.
Le notizie trapelate parlano di una massa di voti che la ‘ndrnangheta è in grado di mettere a disposizione: almeno 50mila, all’estero e nelle zone d’Italia che controlla. Un vero e proprio attacco alla libertà dei cittadini, un condizionamento del voto tanto forte da far tremare la democrazia. Chi è l’uomo politico che ha trattato con quell’affarista ritenuto punto di riferimento dei clan calabresi e non solo? A quale schieramento appartiene? A che punto è la trattativa?
Può anche essere che quest'uomo sia Berlusconi stesso: non si sa chi è però dev'essere uno ricco e potente legato alle associazioni a delinquere.Non lasciate schede in bianche al limite se non volete votare non ci andate oppure fate uno scarabocchio sopra perchè se verranno eletti onorevoli legati alla mafia saremo tutti nei guai.